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Bimbo di otto anni cacciato dagli scout perché è trans

Joe ha otto anni, è un bambino trans e per un mese ha frequentato gli scout nella sua città, Secaucus, nel New Jersey. Tutto sembrava filare liscio, al Cub Scout Pack 87, specialmente con gli altri bambini. Fino a quando non sono stati i genitori a protestare per la sua presenza in mezzo ai loro figli.

Non era un segreto che fosse trans perché Joe vive come un ragazzo già da più di un anno sia a scuola che in tutti gli altri ambiti della sua vita e nessun suo coetaneo o coetanea, agli scout, aveva mai mostrato problemi nei suoi confronti. Sono state alcune mamme a lamentarsi della sua partecipazione alle attività degli scout e la mamma di Joe si è vista telefonare da un responsabile del Northern New Jersey Council of Boy Scouts: Joe è stato buttato fuori dalla sua squadriglia perché è trans.

La reazione di Joe è stata esemplare. “Mi ha fatto arrabbiare – ha dichiarato a USA Today -. Avevo la faccia triste, ma non stavo piangendo. Ero molto più arrabbiato che triste. La mia identità è di ragazzo. Se fossi in loro, lascerei che chiunque al mondo partecipi. È giusto così”.

Quello di Joe è il primo caso noto di un bambino allontanato dagli scout per la sua identità di genere. La politica dei Boy Scout of America sulle questioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere è stata spesso al centro di polemiche. Solo nel 2013 l’organizzazione ha deciso di eliminare il divieto per i bambini e le bambine omosessuali di partecipare alle attività degli scout, ma la questione trans è rimasta esclusa da questa decisione.
“Nessun ragazzo dovrebbe essere escluso da nessuno dei nostri programmi per via del suo orientamento sessuale – ha dichiarato Effie Delimarkos, responsabile delle comunicazioni dei Boy Scouts of America -. L’identità di genere non ha a che fare con l’orientamento sessuale“.

Non c’è una regola scritta, per i ragazzi e le ragazze trans che vogliono far parte dei Boy Scout of America. L’unico riferimento utilizzato dall’organizzazione è il certificato di nascita e sulla base di quello viene “confermato lo status legale”, ha spiegato Delimarkos.
Secondo quanto riporta Usa Today, all’inizio dell’anno Boy Scout of America ha dichiarato all’Associated Press che i ragazzi e le ragazze trans sono ammessi ai programmi educativi, ma non a quelli riservati ai soli ragazzi come i Cub Scouts e i Boy Scouts.

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