Aggressione a Genova: non tollerava più le avance del connazionale gay

Massacrato di botte per un messaggio d’amore. Di troppo. Un gay dominicano trentenne è stato aggredito da un suo connazionale, stremato dai suoi continui sms. La vittima del pestaggio, infatti, si era talmente invaghito del suo aggressore da tormentarlo continuamente al telefono. L’altro ha così deciso di affrontare il problema in modo fin troppo risoluto.

È accaduto a Sampierdarena (Genova) nel pomeriggio di ieri 29 febbraio. Il ragazzo aggredito ha riportato diverse ferite al volto, giudicate guaribili in trenta giorni dai medici del pronto soccorso che lo hanno curato. Ai poliziotti, che hanno eseguito l’arresto con l’accusa di lesioni gravi, l’aggressore ha confessato che non riusciva più a tollerare le continue avance del ragazzo gay, il quale sarebbe anche andato a dire in giro che tra lui e il connazionale si stava consumando una fantomatica relazione. Nonostante le botte prese, la vittima si è dichiarata perdutamente innamorata dell’uomo, al punto tale da non volere sporgere denuncia contro di lui. Le forze dell’ordine hanno comunque deciso di procedere con l’arresto.

 

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