120 battiti al minuto sarà vietato ai minori di 14 anni, Teodora: “Incomprensibile, è un film educativo”

C’è molta attesa per l’arrivo nelle sale italiane di “120 battiti al minuto”, il film che racconta, attraverso le storie di alcuni attivisti, i primi anni di lotta contro l’Aids a Parigi. Ve ne abbiamo già parlato qui e qui, mentre qui potete vedere una clip.
Peccato che, al contrario di quanto accaduto in Francia, in Italia il film sarà vietato ai minori di 14 anni. Lo rende noto Teodora, distributrice italiana della pellicola di Campillo.

L’odio per il diverso

120_battiti_recensione4Teodora racconta di alcuni commenti apparsi sotto gli articoli che parlano del film, come “Quanti animali innocenti vivisezionati per curare questi cosi?”, dove i “cosi” sono i gay, alcuni dei quali, nel film, malati di Aids. “Non è che l’ultima esibizione di quei “leoni da tastiera” che nelle ultime settimane hanno approfittato dell’uscita del film per tornare a esibire con orgoglio la propria, quella sì, incurabile, ignoranza – commenta l’azienda -.
Qualcuno dirà che sono casi isolati, “cretini” a cui non si dovrebbe prestare attenzione. Ma c’è molto di più, in quelle parole: c’è un odio per il diverso che dalla tastiera di un computer può riversarsi altrove”.

Un “film per tutti” sarebbe stato un segnale forte

“Abbiamo sperato fino all’ultimo che 120 battiti al minuto riuscisse ad arrivare nelle sale italiane come “Film per tutti” – continua la nota di Teodora -: sarebbe stato un segnale forte, per dimostrare che gli uomini che amano altri uomini non spaventano più nessuno”. Invece, il prossimo 5 ottobre, la pellicola uscirà censurata: solo gli over 14 potranno vederla, per decisione della commissione censura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Come in una scena del film

120_battiti_oscar2Sembra quasi la riedizione di una scena del film stesso, quella in cui il preside di una scuola tenta di cacciare gli attivisti di Act Up che chiedono di installare i distributori di preservativi nella scuola. “Sono minorenni!” risponde il preside indignato. Del resto, questo è il paese dove ancora nel 2017, nelle scuole è impossibile parlare di educazione sessuale e anche di prevenzione, con qualche rara eccezione.

“Ci dispiace constatare è che, ancora una volta, si è scelto di usare due pesi e due misure – continua il distributore -: perché, e di questo siamo convinti, se i protagonisti di 120 battiti al minuto fossero stati un uomo e una donna, oggi non saremmo qui a parlare di visti censura”.

“Il Grande fratello semina ignoranza e violenza, noi censurati”

Inevitabile, poi, il riferimento alle polemiche che in questi giorni girano attorno all’ultima edizione del Grande Fratello Vip, da dove ieri è stato espulso Marco Predolin per avere bestemmiato, mentre nei giorni scorsi nessun provvedimento era stato preso per le sue invettive omofobe. Come nessuna censura è stata fatta contro le altre esternazioni discriminatorie espresse da altri concorrenti.

“Se il Grande fratello continua impunemente, col suo campionario di ignoranza e violenza – conclude Teodora -, 120 battiti al minuto fa paura, e subisce una zelante e miope censura. Tanto più incomprensibile nel momento in cui colpisce un film profondamente educativo, che racconta anche ai giovani e ai giovanissimi la battaglia, non ancora vinta,contro una malattia che, complice il silenzio di troppi, ha ucciso 40 milioni di persone nel mondo”.

Le sale dove vedere il film

Intanto Teodora ha reso noto l’elenco delle sale in cui sarà possibile vedere il film che, purtroppo, non arriverà ovunque. Ecco la lista completa.

120_battiti_sale

Comments
  • Giulia Manco
    Rispondi

    E nelle Marche? 🙁

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